Tornano paure mai realmente andate via, si palesano sensazioni finora ignorate. Il caldo fa brutti scherzi: non sai se quello che pensi è un parto della tua mente o un vaneggiamento che svanirà col primo freddo.
Conta fino a tre, mi dico. Non pensare! Non parlare! Torna indietro! mi dico. Torna chi eri fino a pochi giorni fa.
Ma non è possibile. La vita è una continua evoluzione. No, mi correggo: non un'evoluzione, ma sicuramente un cambiamento, e poco importa che sia migliorativo o peggiorativo.
Ma non è possibile. La vita è una continua evoluzione. No, mi correggo: non un'evoluzione, ma sicuramente un cambiamento, e poco importa che sia migliorativo o peggiorativo.
Ogni giorno che passa siamo qualcosa di diverso. Ogni ora, ogni minuto il tempo scolpisce il simulacro della nostra anima, cambiandolo impercettibilmente ad ogni passaggio.
E finisci per fissare allo specchio qualcuno che non riconosci, qualcuno che non eri, che non sei o che più probabilmente non accetti di essere diventato.
Mi guardo indietro e mi chiedo se mi identificherei col me stesso di un anno fa. Cinque, dieci anni fa.
Il tempo mi ha cambiato. Il tempo cambia tutti noi, forse più in fretta di quanto siamo in grado di accettare.
Come un falegname che intaglia accuratamente un tronco, o uno scultore che intacca la pietra, mettendone in evidenza sfaccettature inedite e portandone alla luce caratteristiche inattese, ma proprie del materiale in nuce, così il tempo ricava inedite versioni di noi, divertendosi a raffinarci sempre di più, levigando la vera natura del nostro essere.
M.B.
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