Ci sono giorni in cui tutto sembra andare storto: la tua vita prosegue incontrollata nella direzione sbagliata come un'imbarcazione mal ormeggiata da un marinaio inesperto, che se ne va trasportata via dalla corrente, scomparendo oltre l'orizzonte. Ti senti inutile, incompleto, incompreso. Qual è il tuo spazio nel mondo? Quale scusa troverai domani per continuare a respirare? Per mascherare la tua angoscia con un sorriso posticcio?
Tutto intorno a te sembra avere senso. Tutti sembrano in pace con se stessi. Qual è il loro segreto? Com'è che ogni essere umano sembra avere una vita più desiderabile della tua?
Qual è il tuo spazio nel mondo? Che sia questa la risposta a tutte le tue domande? Scoprire quale ingranaggio siamo all'interno del meccanismo è la ricetta per la felicità eterna? O forse, al contrario, è la consapevolezza di avere una parte non al pari con le nostre aspettative ad essere la causa della nostra infelicità? Il segreto potrebbe allora essere l'accettazione del proprio ruolo, qualunque esso sia?
E ammesso tutto ciò, come conciliare tutto questo con la propria visione del mondo? Chi è il pittore di questo Grande Disegno? C'è veramente qualcuno a tirare le fila?
Domande poste da millenni, ma mai veramente banali. Tutto è nato dal caso. Questa è la risposta dell'uomo moderno. Accetto tale risposta, ma ci sono notti in cui l'idea di un destino preconfezionato mi assilla.
Ci sono notti in cui l'idea di un destino preconfezionato mi uccide.
M.B.
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